Negli ultimi duecento anni, lo sviluppo delle attività produttive, la crescita sempre più rapida della popolazione, lo sfruttamento massiccio di materie prime e fonti di energia non rinnovabili, la crescente produzione di inquinamento hanno esercitato una forte pressione sull'integrità e qualità dell'ambiente terrestre. L'opinione pubblica sembra ormai abbastanza sensibile ai rischi presenti e, ancor più, futuri di questa situazione. Non altrettanto sembrano esserlo i governanti dei paesi maggiormente responsabili. In questo modo si è chiuso il Novecento, un secolo durante il quale l'acqua e l'aria hanno subito gravi alterazioni; l'urbanizzazione disordinatamente dilagante ha sottratto terreno all'agricoltura la quale, tuttavia, ha incrementato la produttività con il ricorso a dosi massicce di prodotti chimici; la società dei consumi ha vertiginosamente aumentato la produzione di rifiuti il cui smaltimento è diventato spesso problematico; i deserti si espandono, per motivi non solo naturali, mentre l'estensione delle foreste si riduce; l'uso dissennato del territorio ha ulteriormente sguarnito le difese nei confronti di fenomeni naturali potenzialmente calamitosi rendendone gli effetti ancor più drammatici. Questo volume si rivolge anzitutto al mondo universitario, che in un numero sempre più ampio di discipline, si occupa dei temi della politica dell'ambiente e a tutti coloro che, interessati ai problemi relativi all'ecologia, vogliono conoscere alcune soluzioni possibili ed economicamente convenienti.